1/10) 43 a.C.: Roma – Il Senato approva la Lex Titia de triumviris, che formalizza legalmente il Secondo Triumvirato per una durata di cinque anni, sulla base di una accordo privato avvenuto per la spartizione del potere tra Giulio Cesare Ottaviano, Marco Antonio e Marco Emilio Lepido. I tre vengono designati come Triumviri Rei Publicae Constituendae Consulari Potestate (Triumviri per la Costituzione della Repubblica con Potere Consolare); le nomine (di proconsole) per le province della Repubblica vengono spartite tra i tre triumviri. Gli obbiettivi comuni dei triumviri sono l’eliminazione delle forze pompeiane (capeggiate dal figlio di Pompeo, Sesto, che controllava Sicilia, Sardegna e Corsica) e dei cesaricidi (Marco Giunio Bruto e Cassio Longino), fuggiti in Oriente. Vengono introdotte nuovamente le liste di proscrizione, tra cui compaiono il celebre oratore Marco Tullio Cicerone e Tiberio Claudio Nerone, la cui moglie, Livia Drusilla, sposerà Ottaviano e ne farà adottare il figlio di primo letto Tiberio (imperatore della dinastia giulio-claudia).
«Dum loquimur, fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.»
2/10) 8 a.C.: Roma – Muore all’età di 57 anni Quinto Orazio Flacco, uno dei maggiori poeti dell’età antica. Tra le sue opere, pubblicate tra il 30 e il 17 a.C., ricordiamo: gli Epodi (Epodon libri), le Satire (Saturae), le Odi (Carmina), le Epistole e il Carme Secolare. Viene seppellito sul colle Esquilino accanto alla sepoltura dell’amico Gaio Cilnio Mecenate, morto due mesi prima.
3/10) 110 d.C.: Claudiopoli (attuale Bolu, Bitinia) – Nasce Antinoo, giovane amante dell’imperatore Adriano, da questi deificato alla sua morte nel 130 d.C..
4/10) 176 d.C.: Roma – Commodo riceve dall’imperatore e padre Marco Aurelio il titolo di Imperator, di fatto associandolo al trono. La nomina di Commodo pone fine all’epoca degli imperatori adottivi. Lo stesso Marco Aurelio aveva dei dubbi sulla sua scelta, ma si lasciò “vincere” dal vincolo dinastico.
5/10) 395 d.C.: Costantinopoli – In un Impero oramai al collasso, Flavio Rufino, prefetto d’Oriente, convince l’imperatore Arcadio a richiamare in Oriente le legioni inviate per aiutare il magister militum d’Occidente Stilicone contro i barbari. Il generale Stilicone però, per vendicarsi, rimanda le truppe ma anche alcuni suoi fedelissimi (guidati da Gaina) per “farla pagare” a Rufino. Come era abitudine, l’imperatore e la corte sarebbero dovuti andare a salutare le truppe verso l’Hebdomon, e dare nuove disposizioni ai comandanti. Rufino, secondo alcune fonti di allora, convinto di poter assurgere al trono proprio in quell’occasione, si presentò accanto ad Arcadio con le vesti più sfarzose. Dopo il saluto dell’imperatore, Rufino si avvicinò alle truppe e con aria affabile cercò di trarle dalla sua parte. Iniziò con il salutare Gaina ed i suoi collaboratori e dedicò lodi e saluti anche ai singoli soldati. Man mano che andava avanti, i soldati si strinsero intorno a lui. Egli, interpretando questo come un segno di amicizia, continuava ad elargire ringraziamenti e lodi a tutti, ansioso di essere elevato al trono. Tutto partì da un gruppo di soldati vicini al Prefetto. Questi estrassero le proprie spade ed infilzarono Rufino. Gli altri seguirono l’esempio. Il corpo fu ridotto a brandelli, la testa tagliata e trasportata in giro per la città su una lancia. Anche la mano destra, dall’avambraccio in su, fu recisa e portata a vedere lungo le case di Costantinopoli, con i soldati che urlavano “Fate l’elemosina all’Insaziabile!”.
«Se le sofferenze di pochi istanti potessero espirare i delitti di una intera vita, si può affermare che Rufino certamente pagò il proprio debito con la giustizia.» E.Gibbon
6/10) 399 d.C.: Roma – Viene eletto Papa Anastasio I.
7/10) 450 d.C.: Roma – Muore Elia Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio e moglie del principe visigoto Ataulfo prima e dell’imperatore Costanzo III poi, da cui ebbe un figlio anch’egli imperatore, Valentiniano III. Ella si trovava a Roma per fare visita a Papa Leone I. Nonostante il Mausoleo fatto costruire appositamente per lei a Ravenna, il suo corpo fu sepolto a Roma nell’antica Basilica di San Pietro, accanto al corpo del figlio avuto da Ataulfo (chiamato Teodosio in onore del nonno, morto prematuramente).
8/10) 511 d.C.: Lutetia Parisiorum, Parigi – Muore Clodoveo re dei Franchi, della dinastia merovingia, unificatore dei regni romano-barbarici della Gallia romana. Viene sepolto nella basilica parigina dei Saints-Apôtres (attuale “Pantheon” di Parigi). Il regno dei Franchi viene spartito tra i suoi quattro figli, che costituiscono quattro regni minori aventi come capitali Durocortum (Reims), Cenabum (Orleans), Lutetia Parisiorum (Parigi) e Noviodunum/Augusta Suessiorum (Soissons).
9/10) 602 d.C.: Nicomedia – L’usurpatore Foca cattura e fa uccidere l’imperatore Flavio Maurizio Tiberio, in fuga verso la Persia, con tutti i suoi figli.
«I ministri della morte vennero inviati in Calcedonia: essi trascinarono l’Imperatore fuori dal suo santuario; e i cinque figli di Maurizio vennero assassinati in successione sotto gli occhi del loro agonizzante genitore. A ogni colpo che sentiva al cuore, trovava la forza di emettere una pia esclamazione: “Tu sei giusto, O Signore! E le tue sentenze sono giuste!”. E, persino negli ultimi momenti, aveva un così rigido attaccamento alla verità e alla giustizia, che svelò ai soldati la pia menzogna di una bambinaia che aveva spacciato suo figlio per uno degli infanti reali. La tragica scena fu finalmente chiusa dall’esecuzione dell’imperatore stesso, nel ventesimo anno del suo regno e nel sessantatreesimo anno della sua età. I corpi del padre e dei suoi cinque figli vennero gettati in mare; le loro teste vennero esposte a Costantinopoli agli insulti o alla pietà della moltitudine; e fu solo quando i primi segni di putrefazione erano apparsi, che Foca decise di dare privata sepoltura a questi resti venerabili. In quella tomba, gli sbagli e gli errori di Maurizio vennero cortesemente sepolti. Il suo fato solo venne ricordato; e alla fine dei venti anni, nella recita della storia di Teofilatto, il racconto luttuoso venne interrotto dalle lacrime del pubblico.» E.Gibbon
Avendo Maurizio aiutato il re di Persia Cosroe II a recuperare il trono da un tentativo di usurpazione, questi ha il pretesto di invadere e occupare le province orientali dell’Impero.
10/10) 1095 d.C.: Clermont – In risposta ad una richiesta d’aiuto giuntagli dall’imperatore bizantino Alessio I Comneno, Papa Urbano II in occasione del Concilio di Clermont rivolge un appello alla cristianità, invitando all’organizzazione di una crociata in difesa dei territori cristiani minacciati dai musulmani (si tratta di una guerra di difesa!). Al seguente link il testo completo: Appello di Clermont.