busto-de-marco-antonio-lugar-tenente-de-cesar-300x2921/3) 44 a.C.:Marco Antonio, non soddisfatto dalla spartizione delle cariche a Roma e della sua nomina a governatore della Macedonia (preferendo e pretendendo la Gallia, assegnata a Decimo Bruto) rompe la tregua con Ottaviano e richiama in Italia due legioni dalla Macedonia in suo sostegno: queste invece passano dalla parte di Ottaviano, che riesce anche a portare dalla sua parte e ad arruolare i veterani di Cesare.


constantino2/3) 331 d.C.: Costantinopoli – Viene emesso e promulgato dall’imperatore Costantino un editto rivolto ai provinciali: la nomina dei funzionari sarebbe potuto avvenire – o riscontrata – anche attraverso le acclamazioni cittadine. Grazie a questo editto i comites e i prefetti del pretorio possono inoltrare i verbali con le comunicazioni (comprese quelle con lodi e biasimo o critiche) dei cittadini rivolte ai governatori direttamente all’imperatore, che può valutarne il governo, l’operato e la relativa popolarità.


11573495_13/3) 365 d.C.: Lutetia Parisiorum (Parigi) – Giunge in città da Augusta Treverorum (Treviri) l’imperatore e augusto d’Occidente Valentiniano I. Neanche il tempo di entrare in città che gli vengono riferite due preoccupanti notizie che minacciano la stabilità dell’Impero oltre che la stessa dinastia valentiniana: l’invasione della Gallia da parte degli Alamanni e l’usurpazione di Procopio in Oriente.

«Quae prope kalendas Novembres venturo Valentiniano Parisios uno eodemque nuntiata sunt die.»

entity_2160Gli Alamanni nell’Impero. Stando al racconto dello storico Ammiano Marcellino, gli Alamanni usarono un pretesto per scontrarsi con l’Impero: ritenendo i loro ambasciatori che i doni ricevuti dall’Impero non fossero sufficienti al loro rango, li rifiutarono e tornarono in patria raccontando – con qualche esagerazione – dei maltrattamenti che avevano dovuto subire dal magister officiorum Ursazio, scatenando l’ira dei loro connazionali. L’invasione, programmata, non riuscì però ad essere arginata del tutto dai due comes romani Severiano e Cariettone e dai loro eserciti congiunti, che patirono una grande sconfitta nella battaglia di Cabillonum, nella quale lo stesso Cariettone perse la vita e, episodio ancora più grave, le due legioni impegnate nella battaglia persero anche le insegne militari (recuperate tempo dopo). Oltre a subire il saccheggio di numerose città e piazzeforti lungo il Reno, l’Impero perdeva anche la città di Mogontiacum, occupata stabilmente dagli Alamanni.

260px-procopius_siliqua_-_ric_013eL’usurpazione di Procopio. Lo stesso giorno Valentiniano viene informato che in Oriente era tornata ad emergere, dopo la parentesi del regno di Gioviano, la figura di Procopio, cugino dell’imperatore Giuliano: approfittando della sua stretta parentela con Giuliano e della simpatia che una parte dell’esercito nutriva verso di lui, si ribellò contro Valente, fratello di Valentiniano e da questi nominato augusto, e con due legioni riuscì senza alcun combattimento ad occupare la capitale Costantinopoli e a farsi proclamare imperatore dal Senato d’Oriente. Valentiniano I avrebbe voluto intervenire in aiuto di suo fratello, ma le campagne alamanniche glielo impedirono anche per ragioni di maggiore gravità.


media-imagefile-7e6929b2-f20e-4e92-b96f-eb507209b0f9-normalizedCuriosità 996 d.C.: – L’Imperatore Ottone III dona al vescovo di Freising un appezzamento di terra chiamata “Niuuanhova” nella regione “vulgari vocabulo Ostarrichi”, cioè nella regione (Marca Orientale franca) che viene chiamata dal popolo Ostarrichi. E’ questa la data (1 novembre 996) in cui viene menzionata per la prima volta l’Austria con il nome nome di “Ostarrichi” (in tedesco moderno Österreich).

[X]

 

By Antonio Palo

Laureato in 'Civiltà Antiche e Archeologia: Oriente e Occidente' e specializzato in 'Archeologie Classiche' presso l'Università degli Studi di Napoli 'L'Orientale'. Fondatore e amministratore del sito 'Storia Romana e Bizantina'. Co-fondatore e presidente dell'Associazione di Produzione Cinematografica Indipendente 'ACT Production'. Fondatore e direttore artistico del Picentia Short Film Festival.

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