1/3) Armilustrium Martis (festività): Roma – Festa in onore di Marte. In questo giorno, che segnava la pausa dei combattimenti: le armi dei soldati subivano una purificazione rituale e riposte per l’inverno, per essere riprese in primavera. La cerimonia della lustratio, si svolgeva sul colle Aventino nel luogo dove la tradizione colloca la sepoltura del re correggente Tito Tazio. La cerimonia era presieduta dall’ordine sacerdotale danzante dei Salii. Oggi vi sorge piazza dei Cavalieri di Malta, ornata da Giovanni Battista Piranesi con rilievi secondo il tema dell’Armilustrium.
2/3) 439 d.C.: Cartagine – I Vandali guidati da Genserico conquistano Cartagine, che diverrà la nuova capitale del regno vandalo. Stando alle cronache dell’epoca, nessun edificio viene deliberatamente distrutto o danneggiato; il clero cattolico e la nobiltà vengono ridotti in schiavitù o mandati in esilio e tutte le proprietà ecclesiastiche vennero trasferite al clero ariano. I Vandali prende possesso delle terre confiscate ai grandi proprietari – le cosiddette sortes vandalorum – che vengono riassegnate e di una parte della flotta romana d’Occidente, che verrà usata per le future conquiste e spedizioni nel Mediterraneo. Genserico successivamente approverà un nuovo sistema di datazione avente come inizio proprio la data della presa di Cartagine.
3/3) 558 d.C.: Costantinopoli – La capitale d’Oriente è colpita da un violento sisma che danneggia l’Arco di Teodosio (nell’omonimo Foro, detto anche Forum Tauri) e distrugge la statua raffigurante suo figlio Arcadio. L’arco era stato eretto sul lato del Foro in marmo proveniente dall’isola di Marmara. Questo arco trionfale era molto largo, a tre fornici, dei quali quello centrale era più largo e alto. I fornici erano separati e affiancati da otto colonne per lato, decorate in maniera tale da richiamare la clava di Ercole. Costruito secondo il modello degli archi trionfali di Roma, era sormontato da una statua di Teodosio, orientata verso Occidente, e da quella di suo figlio Arcadio, voltata verso Oriente. L’arco trionfale era costruito a cavallo della Mese, la strada principale di Costantinopoli, che partiva da Hagia Sophia e raggiungeva la Tracia e i Balcani, e costituiva uno dei due accessi al Foro.