Pisistrato – Parte 2
Al tempo di Solone quindi l’arcaia agorà era tra la zona dove si svolgeva la vita politica ateniese, ma ad un certo punto nella zona del ceramico, scompaiono le tombe, nel corso del VI Secolo a.C., i pozzi non vengono utilizzati e una zona fu espropriata dalle case che vi erano e preparata per una nuova utilizzazione, questa decisione viene ricondotta a Solone stesso, che oltre le riforme forse decide di dare un nuovo centro alla società. Di fatto i primi edifici sono riconducibili all’opera del tiranno Pisistrato e dei suoi figli. Pisistrato era a capo del partito dei Diochi, nel periodo di forti lotte tra le tre coalizioni cittadine e da cui uscì vincitore, diviene tiranno una prima volta nel 561 a.C., ci furono reazioni contro la sua presa di potere e fu espulso un paio di volte, ben due tentativi andarono a vuoto e divenne definitivamente tiranno di Atene nel 545 a.C. e ne rimase al potere fino al 528 a.C., anno della sua morte. Il potere di Pisistrato era anticostituzionale, illegale perché prima di lui vi era un consiglio di nobili, Areopago, Arconti, il Consiglio dei 400, ecc.… nella quale non era prevista una solo figura a governare ma molti. Tuttavia, le fonti ci dicono che il suo, non fu un potere oppressivo, Aristotele nella “Costituzione degli Ateniesi” dice che Pisistrato amministrò lo stato con moderazione più come buon cittadino che come tiranno, e altra conferma viene da Tucidide dice, egli non smantellò le istituzioni ma le mantenne con l’accortezza di far ricoprire le massime cariche al suo entourage. Dopo la morte di Pisistrato, al potere salgono i suoi due figli, Ippia e Ipparco; a detenere il potere era Ippia che veniva assistito dal fratello che si occupava delle opere pubbliche, dell’arte e alla sua corte vi erano i grandi artisti del tempo: Simonide, Anacreonte… Anche lo stesso Pisistrato fu accorto a questi aspetti e volle che i poemi omerici venissero recitati durante le Feste Panatenee, con recitazione e accompagnamento musicale e divennero una gara a che avesse recitato meglio. Il regno dei Pisistratidi durò fino al 511/10 a.C. Nel 514 a.C. Ipparco viene ucciso in un attentato e muore ad opera di Armodio e Aristogitone, due giovani che agirono per motivi personali a cui si collegavano sentimenti di intolleranza verso il governo dei fratelli ritenuti più pesanti del padre. Dopo la morte di Ipparco, la tirannide resta ad Ippia e diviene più pesante e dura con molta autorità che porto all’azione di gruppi di cittadini guidati dalla famiglia degli Alcmeonidi con un primo tentativo nel 513 a.C., di deporre il tiranno ma fallì. Successivamente si guadagnarono l’appoggio delle città e nel 511/10 a.C., Ippia fu assediato sull’Acropoli e fuggì in esilio.