I Romani, a differenza nostra, mangiavano poco a pranzo ma molto a cena. L’alimentazione era varia, seguivano una specie di dieta mediterranea dell’antichità.

28663866Nelle strade di Pompei, soprattutto nelle vie più trafficate come “Via dell’Abbondanza”, non potevano mancare i locali dove poter mangiare. Forse il locale più famoso di tutta Pompei era il Thermopolium di Vetuzio Placido, un grande locale in cui i clienti venivano serviti come in un bar e consumare in fretta uno spuntino, oppure si poteva mangiare seduti ad un tavolino con calma come in una trattoria.
Venivano serviti in dei piattini del formaggio, della ricotta, olive, pane, legumi, frutta e ovviamente non poteva mancare il vino.
Il vino era molto diverso rispetto a quello che conosciamo noi, aveva una consistenza di miele ed era estremamente alcolico. La prima cosa bisognava allungarlo con dell’acqua gelida d’estate e calda d’inverno, magari mettendoci anche delle spezie.
Quando si andava a mangiare fuori, anche a una classica cena, bere più di tre coppe veniva visto male, si veniva considerati dei veri ubriaconi. Quando ci si voleva divertire, c’era l’usanza di bere una coppa di vino per ogni lettera del nome del festeggiato. Alcuni avevano dei nomi abbastanza lunghi, potete immaginare i risultati.

downloadIl vino buono costava tanto, quello cattivo costava poco. C’erano diverse varietà di vino, si pagava con assi e sesterzi. A seconda delle nostre esigenze, con un asse potevamo portarci via un bicchiere di ottimo vino, oppure quattro bicchieri di cattivo vino. Con un sesterzio potevamo comprarci una brocca di buon vino.

By Simone Riemma

Studente del corso in Civiltà Antiche ed Archeologia: Occidente dell'Università degli Studi di Napoli - Orientale. Sono CEO e founder dei siti: - www.storiaromanaebizantina.it assieme al mio collega dott. Antonio Palo (laurea in archeologia) - www.rekishimonogatari.it assieme alla dott.ssa Maria Rosaria Formisano (laurea magistrale in lingua e letteratura giapponese e coreana) nonché compagna di vita. Gestisco i seguenti siti: - www.ganapoletano.it per conto dell'Associazione culturale no-profit GRUPPO ARCHEOLOGICO NAPOLETANO Le mie passioni: Storia ed Archeologia, Anime e Manga.

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