1/4) 120 a.C.: Roma – Nasce Aurelia Cotta, figlia di Rutilia e di Lucio Aurelio Cotta, nonché madre di Gaio Giulio Cesare. Da parte del padre, Aurelia apparteneva alla famiglia degli Aurelii Cottae, particolarmente influente in età repubblicana; da parte della madre, invece, Aurelia discendeva dalla gens Rutilia, anch’essa di rango consolare.
2/4) 293 d.C.: Nicomedia – L’imperatore Diocleziano nomina Galerio suo cesare per la pars orientalis, affidandogli il governo delle province balcaniche (con capitale a Sirmium). La nomina di Galerio segue a quella fatta mesi prima da Massimiano, che aveva nominato come suo cesare per l’Occidente Costanzo Cloro, e dà inizio alla prima Tetrarchia nell’Impero.
3/4) 878 d.C.: Siracusa – Dopo un anno di assedio che aveva logorato pesantemente i suoi abitanti assediati, Giafar ibn Muhammad sferra all’alba un grande attacco al termine del quale fa in suo ingresso a Siracusa, che viene così strappata ai Bizantini ed inglobata nei domini aghlabiti dell’emiro Ibrahim II. La città viene sottoposta ad un feroce saccheggio e distrutta; gli abitanti sopravvissuti vengono fatti schiavi e deportati alla capitale di Palermo.
La conquista della città vede molti episodi di efferata crudeltà ma anche di grande coraggio: da un lato gli Arabi massacrano anche donne e bambini, mentre da parte dei difensori – sia militari che civili – vi è un’ostinata volontà a resistere: ad esempio, una guarnigione si asseraglia in una torre e continua la lotta ad oltranza fino alla fine con grande stupore dei conquistatori. Un’altra piccola guarnigione siracusana, invece, riesce ad imbarcarsi in tempo e a scampare al massacro: diretti verso la Grecia, incontreranno la flotta bizantina diretta in Sicilia, che invece di dirigersi verso l’isola, fa ritorno a Costantinopoli, con grande disappunto da parte dell’imperatore Basilio, che si appresta ad progettare una nuova campagna militare per la riconquista.
4/4) 879 d.C.: Roma – Il duca di Croazia Branimiro viene riconosciuto da papa Giovanni VIII come dux Chroatorum, sancendo così la separazione dalla Croazia dalla sfera di influenza bizantina e il primo riconoscimento a livello internazionale della sua indipendenza.
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