Site icon Storia Romana e Bizantina

Storia delle Province Romane [5]: Norico

 

 

 

Norico

 

Una situazione del tutto particolare e privilegiata era, nel’area alpina orientale, quella del regno del Norico che, per la sua strategica posizione di cerniera nelle relazioni commerciali con il nord Europa e per le sue notevoli risorse minerarie, aveva rapporti commerciali con Roma, regolati anche da trattati, fin dalla prima metà del II secolo a.C. In particolare, gli accordi riguardavano lo sfruttamento comune di un vasto giacimento aurifero alluvionale e l’organizzazione di azioni congiunte per difendere gli interessi romani nella zona alpina contro la crescente pressione delle popolazioni germaniche (Cimbri). La posizione economica del Norico si consolida durante tutto il I secolo a.C., soprattutto grazie alla lavorazione del ferro norico utilizzato per produrre ricercati e pregiati manufatti in una lega simile all’acciaio e, già intorno al 70 a.C., il regno inizia a coniare monete d’argento. Nello stesso periodo commercianti romani cominciano stabilirsi nei centri delle tribù noriche, dando vita a vere e proprie colonie mercantili protette e favorite tramite la stipulazione con il governo locale di trattati e patti di amicizia.

Affresco, Magdalensberg

Il centro più importante della provincia era l’emporio di Magdalensberg, fondato alla metà del I secolo a.C., che si trovava in una posizione strategica commerciale: faceva da tramite ai commerci mediterranei (da Aquileia) e a quelli dell’Europa orientale e settentrionale, lungo la tratta della “via dell’ambra”. La presenza di un emporio commerciale romano nelle Alpi orientali fece progredire la romanizzazione del territorio, fenomeno testimoniato dalle pitture murali trovate in alcune abitazioni antiche.

Resti cinta muraria di Magdalensberg.

Il periodo di massimo splendore del regno del Norico è quello compreso tra i decenni centrali del I secolo a.C.: il regno riesce a respingere le incursioni dei Galli Boi, e successivamente si presta come base per approvvigionamento alle operazioni militari di Giulio Cesare in Gallia Cisalpina. Sempre nello stesso secolo si schiera a fianco di Cesare nella guerra civile contro Pompeo e raggiunge la sua massima espansione annettendo parte dell’attuale Ungheria (zona pianeggiante). Sul finire del I secolo a.C. l’emporio di Magdalensberg cresce fino a divenire la nuova capitale del regno, e verrà dotata di una cinta muraria.

In età augustea avviene l’annessione del regno norico all’Impero, dovuta alle mire espansionistiche romane verso le regioni germaniche: si tratta in ogni caso di un’occupazione pacifica e senza resistenze dato l’elevato grado di romanizzazione della popolazione locale. Dal governo centrale romano i locali ottengono un trattamento di favore ottenendo il mantenimento delle tradizioni proprie e un’autonomia formale. Nei decenni successivi il Norico è oggetto di nuovi insediamenti mercantili dovuti all’immigrazione di commercianti e negoziatori romani. In età claudia avviene la definitiva organizzazione in provincia, sotto l’amministrazione di un governatore con sede a Virunum (odierna Klagenfurt).

La nascita di nuove città è accompagnata dal sorgere di stazioni postali, strade di transito e ville e fattorie legate soprattutto all’attività mineraria. Di età imperiale è la regolamentazione delle attività estrattive come dimostrato da iscrizioni che citano conductores e procuratores delle ferrariæ Noricæ.

Il lungo periodo di stabilità e tranquillità dura fino alle incursioni del II secolo dei Quadi e dei Marcomanni, per poi riprendere fino all’epoca tardo-antica.

[X]

Altre province trattate su “Storia Romana e Bizantina”: [1]: Mauretania; [2]: Province alpine; [3]: Province danubiane: Pannonia, Illirico, Mesia; [4]: Egitto.

Exit mobile version