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Opere di Pisistrato e Pisistratidi

Le opere pubbliche di maggior rilievo costruite ad Atene furono:

Nell’età delle tirannidi, l’agorà inizia a identificarsi come nuovo centro della città di Atene, i primi edifici a sorgere nella nuova area e quindi a connotare la nascente agorà sono edifici sacri sul lato occidentale alle pendici del Colonos Agoraios:

I due tempietti pongono la nuova area sotto la protezione dei dèi e furono destinati alle divinità più significative per gli ateniesi nella vita politica

Le principali divinità greche erano:

Spostandosi nell’area nord-est dell’agorà vi sono edifici eretti nel corso del VI secolo a.C. ed indicati con le lettere C, D, F. L’edificio più antico è il C, la funzione degli edifici resta incerta e si data agli inizi del VI Secolo. Di fronte dell’edificio C ne viene costruito un altro, intorno alla metà del secolo, 530/252 a.C., diviso in tre ambienti ed è l’edificio D, probabilmente a destinazione di uffici per l’amministrazione, questo edificio ebbe vita breve e venne abbattuto nel corso del VI Secolo a.C. e rimase solo l’edificio C; di fronte venne lasciata libera a grande spianata priva di edifici, in più vi era una sezione alle pendici del Kolonos Agoraios, scavata a formare un incavo a cui fu tolto un altro pezzo e quindi ampliare lo spazio davanti all’edificio C. Probabilmente quell’area fu liberata per permettere il riunirsi dell’ Assemblea Popolare o meglio il Consiglio dei 400, poiché sempre in quell’area a cavallo tra V e IV Secolo a.C., scomparsi i palazzi all’epoca della riforma democratica di Clistene, fu costruito il primo edificio destinato alle riunioni del Consiglio dei 500, il Bouleuterion (indicato come Old Bouleuterion). L’edificio F a pianta molto complessa è un edificio datato poco dopo la metà del VI Secolo a.C., presenta una serie di ambienti intorno ad una vasta aula grande con sette colonne per lato a forma trapezoidale irregolare e le colonne probabilmente poste per sostenere il soffitto. Sono state ritrovare le base delle colonne che dovevano essere lignee perché all’epoca le facevano di legno e non di marmo. Tutta una serie di stanze attorno tra cui due ambienti sul dietro che sembrano destinati a servizi per la preparazione conservazione/immagazzinamento dei pasti perché in uno di questi luoghi sono state ritrovate buche profonde nel terreno dove andrebbero inserite in origine dei grandi vasi per la conservazione di bevande e alimenti quindi olive, olio… tutto quello che poteva servire per la preparazione dei pasti. A ulteriore conferma ci sono due pozzi a forma ellittica, non troppo profondi, all’interno dei quali sono state ritrovare ossa combuste di animali. Ipotesi: su queste buche venivano cotte le carni e quindi le buche servivano ad alimentare il fuoco dove i servi cucinavano le carni. Su altri ambienti non ci sono teorie per spiegare le funzioni ma l’interpretazione dell’edificio è che, probabilmente, data la sua grandezza, servisse alle riunioni di persone. Viene soprannominato il Palazzo dei Tiranni, per l’epoca di costruzioni in cui Pisistrato fu tiranno e quindi il luogo di residenza e dove esercitava le sue funzioni ma il luogo ufficiale da dove i tiranni governavano era l’Acropoli; ma in questo edificio F, i tiranni riunivano il loro gruppo che collaborava nella gestione della città. Pisistrato comunque non abolì le istituzioni ateniesi ma erano sotto il suo stretto controllo.

Il cerchio con scritto Tholos, è la sagoma di un ulteriore edificio costruito successivamente sopra l’edificio F, danneggiato dai Persiani. All’epoca delle riforme democratiche quindi si colloca la costruzione di questo nuovo edificio che servirà per le riunioni di una parte specifica del Consiglio dei 500. Una parte esercitava particolari funzioni nel corso dell’anno della boulé ma non si riunivano nel Bouleuterion ma in questo edificio a Tholos.

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