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La tavoletta di Narmer: un racconto su pietra

Scoperta nel 1894 a pochi metri dal Deposito Principale del tempio di Hierakompolis, la tavoletta di Narmer è una placca di sciso alta 64 cm scolpita sui due lati con scene commemorative del regno di un faraone il cui nome di Horus era appunto Narmer. Primo faraone della I dinastia, è citato come Meni nell’elenco reale di Abydos e come Menes da Manetone. E’ il primo documento che testimonia l’unificazione di Alto e Basso Egitto.


tavolette e mazze testimoni dell’unificazione

Si conservano preziosi resti archeologici che documentano l’unione di Alto e Basso Egitto in un solo Stato. Tra questi:


  1. IL SEREKH. Il nome del faraone (“il grande pesce-siluro”) compare inciso in geroglifici sulla facciata del palazzo, che simboleggia la monarchia.
  2. LA CORONA BIANCA. Il faraone porta la corona bianca dell’Alto Egitto, simbolo della superiorità sul Basso Egitto, associata a Seth.
  3. HORUS. Il dio Horus, che rappresenta la divinità del re, si trova sopra ad alcuni papiri, simbolo del Basso Egitto, in un’allusione alla conquista del Delta.
  4. IL PORTATORE DEI SANDALI. Era sempre un funzionario di alto rango, dato che i sandali erano simbolo di grande prosperità.
  5. LA VACCA CELESTE. Alle estremità superiori appare replicata la vacca celeste, legata alla dea Hathor, la futura reggente del cielo egizio.
  6. LA CORONA ROSSA. Sul retro della tavoletta il faraone appare adornato con la corona rossa del Basso Egitto, simbolo di conquista e unificazione.
  7. LA PROCESSIONE. Il faraone, seguito dal portato dei sandali, è preceduto da un altro funzionario e da una fila di quattro portastandardi.
  8. I NEMICI. Appaiono decapitati con la testa tra i piedi. Sono frequenti nelle rappresentazioni dell’Antico Egitto.
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