LA SCOPERTA E L’INABISSAMENTO
La
Ma come sono finite in fondo al mare tali rovine?
Per diverse cause, tra le quali abbiamo:
- qualità del terreno argilloso
- fenomeni di smottamento locali
- l’innalzamento del livello del mare
il progressivo affondamento della crosta terrestre e un’intensa attività sismica del Mediterraneo orientale, che si tradusse in terremoti e maremoti. Canopo ed Heracleion erano state città importantissime per non parlare del grande porto di Alessandria, dotato di infrastrutture all’avanguardia. Si ritiene che i tre territori si siano inabissati definitivamente attorno al 750 d.C. poiché i reperti recuperati sono databili entro tale data e non oltre.
TESTIMONIANZA LETTERARIE
Autori come Erodoto e Strabone ci parlano di questa immensa città nelle loro opere:
ἀκούσας δὲ ταῦτα ὁ Θῶνις συλλαμβάνει τὸν Ἀλέξανδρον καὶ τὰς νέας αὐτοῦ κατίσχει, μετὰ δὲ αὐτόν τε τοῦτον ἀνήγαγε ἐς Μέμφιν καὶ τὴν Ἑλένην τε καὶ τὰ χρήματα, πρὸς δὲ καὶ τοὺς ἱκέτας.
Hearing of the temple law, some of Alexandrus’ servants ran away from him, threw themselves on the mercy of the god, and brought an accusation against Alexandrus meaning to injure him, telling the whole story of Helen and the wrong done Menelaus. They laid this accusation before the priests and the warden of the Nile mouth, whose name was Thonis.Erodoto (2,113)
Anciently, it is said, a city called Thonis stood there, which bears the name of the king, who entertained as his guests Menelaus and Helen. The poet thus speaks of the drugs which were given to Helen, “‘the potent drugs, which Polydamna, the wife of Thon, gave to Helen.’41” [17]
Strabone (17,1,16)
TESTIMONIANZE MATERIALI
Altre fonti da cui attingere per comprendere meglio la posizione della città sono le steli.
La prima è la cosiddetta “Stele di Naucratis” nella quale viene menzionata la città di Thonis-Heracleion. La stele è una copia della famosa “Stele di Nectanebo I“, faraone della XXX dinastia egizia e ora conservata al Museo Egizio del Cairo.
La seconda invece è la “Stele Tolemaica” voluta da Tolemeo VIII e posta dinanzi al tempio di Heracleion. La sua superficie era incisa sia in caratteri greci sia in geroglifici. Inoltre sempre di epoca tolemaica sono alcune monete d’oro rinvenute che raffigurano il sovrano.
CENTRO DI CULTO
il grande tempio
Santuario di Khonsu-Thoth
Il santuario sembra essere stato saccheggiato nell’antichità , ma in loco sono stati ritrovati alcuni sarcofagi in calcare. Le loro dimensioni suggeriscono che essi possono avere contenuto animali dalla dimensione degli uccelli ibis. I sarcofagi erano svuotato e i loro coperchi sono stati trovati sparsi lungo il pendio dell’isolotto . Forse questa è stata la posizione di un cimitero ibis collegato al dio Khonsu-Thoth che è stato già venerato nel VI secolo a.C.
Altri luoghi di culto
LA RELIGIONE: I MISTERI DI OSIRIDE
- Primo Giorno: difesa di Osiride da Seth;
- Secondo Giorno: Notte della Morte;
- Terzo Giorno: Periodo di Dolore;
- Quarto Giorno: Notte della vigilia;
- Quinto Giorno: Resurrezione di Osiride;
- Sesto Giorno: Offerte all’altare della divinità;
- Settimo Giorno: Innalzamento dello djed.
L’intera vicenda sintetizza dunque tutto il processo di nascita, vita e morte. Il colore sacro ad Osiride è il verde.
ETA’ ELLENISTICA
Al mondo ellenistico risale la scoperta della Phiale in oro, un piatto poco profondo utilizzato per il rituale delle libagioni durante i sacrifici. Venivano utilizzate anche come doni diplomatici.
IL PORTO
RELITTO 17
E’ uno degli oltre 60 relitti presenti sul sito Thonis-Heracleion. Risale alla fine del VI e l’inizio del V secolo a.C. Lunga 26 metri e larga tra i 19-53 cm è realizzata in quercia. Presenta differenze per l’assemblaggio del fasciame di relitti rispetto ad altre parti del Mediterraneo, probabilmente perché dovevano navigare in ambienti marittimi, fluviali e lacustri.