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Imperial Cold Case / Flavio Giulio Crispo

Flavio Giulio Crispo era il primogenito dell’imperatore Costantino I, figlio del suo primo matrimonio con Minervina (considerata invece da alcune fonti come concubina). Nel 317 d.C. i due imperatori in carica, Costantino (Occidente) e Licinio (Oriente) nominarono cesari i loro rispettivi figli, Crispo e Liciniano. Ma Costantino intanto si era risposato con Fausta, figlia di Massimiano, ed aveva avuto un figlio da lei, Costantino II, che fu affiancato a Crispo.

Crispo

Crispo, nonostante la giovane età e l’inesperienza, ha una brillante carriera militare costellata da successi sul limes danubiano: tra il 317 e il 324 sconfisse più volte gli invasori Franchi e Alamanni, e nel 324 guidò la flotta d’Occidente contro Licinio nella battaglia dell’Ellesponto. Egli insomma riesce a porsi agli occhi dei Romani come degno successore di Costantino e nulla sembra sbarrargli la strada verso il trono, essendo innanzitutto primogenito e avendo avuto un figlio (nato intorno al 322) che avrebbe garantito la successione dinastica.

Nel 326 avviene il colpo di scena: Costantino condanna a morte sia Fausta (la sua seconda moglie) che Crispo, che verrà giustiziato lo stesso anno a Pola (Istria) e subirà la damnatio memoriæ. Perché questa decisione da parte dell’imperatore? Le fonti sono discordanti in merito:

Unico punto in comune e fatto certo è la reazione di Costantino (facilmente irascibile). La condanna a morte di Crispo rovescia gli equilibri della famiglia imperiale: i tre figli avuti dalla seconda moglie diventano cesari e quindi eredi legittimi al trono.

Costantino
Fausta
Elena

Veniamo ora al “banco degli imputati”. Tre sono i personaggi coinvolti (direttamente e non): Costantino, Fausta ed Elena (madre di Costantino). Fausta non era nuova all’essere coinvolta in un complotto: già nel 310 aveva fatto condannare suo padre Massimiano (proprio da suo marito Costantino); inoltre era stata fregiata del titolo di Augusta. Di Elena invece si sa poco, ma è chiaro che la sua ascesa politica avviene all’ombra del figlio. Facendo un salto indietro nel tempo si sa che il padre di Costantino, il tetrarca Costanzo Cloro, era stato costretto ad allontanare sua moglie Elena (alcune fonti considerano il loro un matrimonio de facto, non ufficiale) per sposare la figlia del suo collega Massimiano (sorellastra di Fausta): quindi potrebbe esserci un certo astio tra le due mogli di Costanzo (e la stessa famiglia di Massimiano).

Le ipotesi (con rispettivi moventi) pertanto sono:

Affresco soffitto Palazzo di Crispo a Treviri, nel cerchio il ritratto cancellato di Crispo.

Come andò a finire è storia. Secondo le fonti (Zosimo) fu proprio l’episodio di Crispo a giocare un ruolo determinate nelle vicende future dell’Impero: il pentimento di Costantino per l’uccisione del suo primogenito e la ricerca di un perdono per le sue colpe avrebbero spinto l’imperatore verso la conversione al Cristianesimo, sancita in punto di morte tramite battesimo.

Ma al giallo di Crispo ancora non è stata data soluzione…

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