CAPODANNO BIZANTINO
Le prime datazioni ufficiali del calendario bizantino risalgono al 313 d.C., anno successivo alla sua promulgazione. In Occidente fu abolito quasi del tutto già nel VI secolo e ripristinato il calendario giuliano. In Oriente il calendario ebbe un effettivo successo, venendo utilizzato fino alla caduta dell’Impero bizantino (1453 d.C.), e poi continuato ad essere usato nelle aree di cultura ortodossa (Europa orientale). L’ultimo utilizzo del calendario è del 1699, anno in cui lo zar di Russia Pietro il Grande preferì adottare il calendario gregoriano in uso in Occidente (per necessità di adeguamento).
Alcune tracce del calendario sono sopravvissute al dominio bizantino in Italia:
- In Sardegna il mese di settembre viene detto anche Cabudannni;
Amalfi, repubblica marinara resasi indipendente da Costantinopoli, continuò ad adottare il calendario bizantino. Oltre a segnare l’inizio dell’anno fiscale, per i Bizantini e per gli Amalfitani (territorio di confine) era anche l’inizio dell’anno giuridico: in quel giorno le cariche venivano rinnovate. Anche dopo il 839 d.C., anno in cui diviene formalmente indipendente, Amalfi nomina il 1° settembre i propri magistrati e rappresentanti (comites). Tutt’oggi ad Amalfi e nella vicina Atrani (SA) viene ricordato, con tanto di rievocazione storica, questo evento.
ACCADDE OGGI: 1 SETTEMBRE
3/4)
4/4) 672 d.C.: muore a Valladolid il re dei Visigoti Reccesvindo. Tra i suoi provvedimenti in vita l’abolizione della Lex Romana Visigothorum, sostituita da un unico ordinamento comune sia ai Romani che ai Visigoti.