«Il Senato ed il Popolo romano, grazie ai principi Gordiani, avendo deciso di liberarsi da quella belva ferocissima [di Massimino], augurano ai proconsoli, governatori, legati, generali tribuni, magistrati, singole città, municipi, fortezze, villaggi, castelli quella prosperità che ora stanno cominciando a godere. Grazie al favore degli dei, abbiamo avuto quale imperatore il proconsolare Gordiano, uomo integerrimo e senatore di grandi principi morali, a cui abbiamo conferito il titolo di Augusto, non solo a lui ma anche al figlio, nobile e giovane Gordiano, ad ulteriore protezione della Repubblica. Ora a voi sta dare il vostro assenso alla lotta per la salvezza della Repubblica, per impedire ogni scelleratezza e difenderla da quella belva e dai suoi amici, ovunque essi siano. Noi abbiamo dichiarato Massimino e suo figlio nemici pubblici.»
[Historia Augusta,Massimino, 15.6-9]
Facciamo un po’ il punto sulla strategia (vincente) di Maometto II. Come mai aveva atteso così tanto? Per capirlo facciamo un piccolo passo indietro: il Corno d’Oro fu il punto in cui partirono gli attacchi contro Costantinopoli che portarono alla caduta della città nel 1204, quando la presenza della flotta crociata-veneziana in quel punto ne permise l’assalto. Un’analoga mossa era avvenuta anche qualche tempo prima nel 1439, nella battaglia del Lago di Garda, nella quale i Veneziani trasportarono le proprie navi sino al lago e lì sbaragliarono la flotta “lacustre” dei Visconti di Milano. Che lo stratagemma sia stato suggerito da qualcuno che aveva assistito alla stessa manovra attuata dai veneziani sul lago di Garda?
[X]