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Accadde Oggi: 16 Ottobre / Battaglia di Piacenza e destituzione di Avito (456)

Eparchio Avito

«Ora che non temevano più i Goti, Maggioriano e Ricimero si ribellarono apertamente contro Avito. Questi, temendo disordini interni e che ciò favorisse la ripresa della ostilità dei Vandali, lasciò Roma prendendo la via della Gallia. Attaccandolo lungo la strada, Maggioriano e Ricimero lo costrinsero a rifugiarsi in un recinto sacro, a rinunciare alla sua carica, e a rimuovere il suo manto regale. […] Aveva ricoperto la carica imperiale per otto mesi.»

[Giovanni di Antiochia, Cronaca]
 

I) 456 | L’imperatore d’Occidente e senatore gallo-romano Eparchio Avito, destituito già dal Senato romano, tenta di lasciare l’Italia per recarsi in Gallia a reclutare un nuovo esercito – con l’aiuto del re dei Visigoti, suo alleato – per fronteggiare la ribellione del comes domesticorum Maggioriano e dal generale Ricimero. Questi affrontano in battaglia l’imperatore nei pressi di Piacenza e lo sconfiggono, massacrando il suo esercito. Ricimero risparmia la vita ad Avito, facendolo però rinunciare alla porpora imperiale e facendolo nominare vescovo di Piacenza da Eusebio, allora vescovo di Milano. Non viene nominato da parte orientale alcun imperatore in sostituzione di Avito: di fatto il potere è gestito congiuntamente da Maggioriano e Ricimero.


Costantino V mentre ordina la distruzione delle icone, miniatura dalla Cronaca di Costantino Manasse

II) 763 | Ha inizio la campagna militare bizantina – con l’imperatore Costantino V in persona a capo dell’esercito – contro i Bulgari nel nord della Tracia. La campagna militare viene preparata in maniera molto dettagliata e prevedeva un attacco su due fronti, uno via mare e uno via terra. Prendono parte alla spedizione forze provenienti da ogni provincia. Dal porto di Costantinopoli partono 800 navi da guerra inviate a colpire i nemici alle foci del Danubio.

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