1/5) 363 d.C.: Ctesifonte – L’imperatore Giuliano, deciso a raggiungere il suo generale Procopio e a sorprendere e affrontare Sapore in una decisiva battaglia campale, si volge verso l’Armenia, dopo aver fatto incendiare gran parte della flotta sul Tigri con le armi e i viveri, poiché le navi hanno difficoltà a risalire il fiume, e aver incorporato i suoi 20.000 soldati per utilizzarli nei combattimenti a terra. La marcia resta tormentata dal caldo, dalla guerriglia, dalla sete e dalla fame, dato che i Persiani avevano bruciato i raccolti delle terre attraversate dai Romani. L’esercito di Sapore, che però si limita a seguire da lontano le truppe di Giuliano, rifiuta il combattimento aperto e ingaggia solo brevi incursioni di cavallerie.
3/5) 391 d.C.: Aquileia – Da Aquileia dove si era recato per ordinare l’ampliamento della Basilica, l’imperatore Teodosio proclama la proibizione di sacrifici cruenti in tutto l’impero. Il decreto estende le disposizioni precedenti anche all’Egitto, dove Alessandria godeva, da antica data, di speciali privilegi relativi ai culti locali, comprese le cerimonie sacrificali.
4/5) 632 d.C.: Estakhr, nei pressi di Persepoli – La figlia del sovrano sasanide Cosroe II e reggente dell’Impero, la filo-bizantina Boran, viene assassinata. Yazdegert III viene incoronato nel tempio zoroastriano di Anahita Gran Re dei Persiani, divenendo l’ultimo sovrano della storica dinastia sasanide.
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